Come comunicare con successo usando la negazione “non”

Uno dei modelli migliori di comunicazione che ho imparato è quello che prevede la negazione “non” inserita nella frase.

Lo uso spesso, sia quando parlo in pubblico o faccio le mie lezioni, sia quando parlo con le persone e voglio che la mia comunicazione sia di successo.

Per esempio, durante i miei seminari motivazionali o le mie conferenze sull’autostima in giro per l’Italia, mi capita spesso, quando voglio far capire un concetto molto particolare, di usare questo esempio.

Rivolgendomi al pubblico presente in aula e abbassando leggermente la mia tonalità, comincio a dire:

“Non dovete pensare al gatto nero che in questo momento è fuori della porta e grattandola, comincia a miagolare… non dovete pensarci ora, al gatto nero”!

E Tu sai che cosa accade? Che la maggior parte delle persone comincia proprio a pensare al gatto nero, se lo raffigura con un immagine o cerca dentro di sé il significato della parola gatto.

Insomma: fanno esattamente quello che io ho chiesto di “non fare”.

Nella realtà, ho dato loro un comando in forma negativa, perché il nostro cervello non riconosce la negazione “non”, la cancella e fa passare esattamente quello che c’è dietro.

Chi ti sta ascoltando deve, in qualche modo, rappresentarsi il comportamento che gli hai suggerito di “non fare” per capire bene le cose che gli hai appena detto e, paradossalmente, questo aumenta sensibilmente proprio la possibilità che metta in pratica quello stesso comportamento.

Nell’esempio di prima, comincia a pensare al gatto nero.

Ti faccio un altro esempio, se dico a Te che stai leggendo: “Non essere curioso di sapere cosa ho scritto nelle due righe finali di questo articolo” è molto probabile che Tu faccia proprio questo…

Adesso immagina di essere un comunicatore o un venditore, che vuoi far arrivare “inconsciamente” un certo tipo di messaggio alla Tua platea o ai Tuoi clienti. Puoi usare volutamente la negazione “non” mettendola davanti ad una serie di messaggi.

Eccoti una serie di frasi contenenti la negazione "non" che puoi usare come esempi:

· non le sto dicendo che il nostro servizio è il più acquistato dai suoi concorrenti…
· non le sto dicendo che in questo momento è forse il prodotto giusto per lei…
· non vi sto dicendo che sono il mental coach più ricercato dalle donne…
· non voglio che in questo momento pensiate a me come l’unico relatore che vi ha affascinato…
· non ho intenzione di convincervi adesso, mi basta che ascoltiate con attenzione le mie parole…

Scommetto che hai appena saltato la parte precedente e sei immediatamente venuto a leggere queste due righe finali. Bene, allora sei semplicemente un “curioso, come tutti gli altri esseri umani”.

Dunque, Ti ho appena dimostrato come sia possibile comunicare con successo usando volutamente la negazione non.

Un abbraccio e lasciami un commento al post.

Giancarlo Fornei
Formatore Motivazionale & Mental Coach
“Che aiuta le donne a creare Autostima e raggiungere un Obiettivo in 5 passi”

Autore degli ebook Penso Positivo e Donne in Crisi
e dell'Audio Corso Autostima

Commenti

camy ha detto…
Salve signor Fornei , io sono una ragazza di 16 anni che grazie a un insegnante ha capito che vari problemi che sorgono tra persone , sono proprio a causa dell'errata comunicabilità . Infatti quest'insegnate quando faceva lezione ammaliava tutti , non c'era nessuno che non fosse attento alla sua lezione , insomma la madre che tutti vorrebbero avere . Infatti casualmente con i suoi figli va molto daccordo . Io non so cosa darei per sapere comunicare con l'altro , so benissimo che ci sono una serie step che bisogna osservare ... Insomma non è una passeggiata . Leggendo il suo post ho capito che questo è il sito che stavo cercando , io ho proprio problemi di autostima . Penso anche , mi corregga se sbaglio , che partano dal rapporto che si ha con i genitori ,in particolare che una figlia femmina ha con il padre . Quando parlo con mio papà certe volte non ci capiamo , ma per banalità e ho capito che probabilmente è a causa del fatto che io ho un metodo di comprensione e quindi di comunicazione che non è però lo stesso di mio papà . C'è da dire che non mi sto riferendo ai soliti problemi adolescenziali che si hanno con i genitori , io parlo di discussioni che possono riguardare qualsiasi questione . Poi mio papà continua a ribadire che io ho dei complessi , osservazione del tutto vera , il problema è che non riesco a capire la fonte di questi complessi , i quali sicuramente non riguardano l'abbigliamento o le cose materiali . La questione è che questi complessi mi impediscono anche di essere più aperta in mezzo alla gente . Spero tanto che lei mi possa aiutare , attendo al più presto una sua risposta . Camilla
Giancarlo Fornei ha detto…
Cara Camilla,
eccomi a te, seppur con un pò di ritardo...

credo che tu sia una ragazza fortunata ad avere una professoressa come quella che hai descritto, falle i miei complimenti.

Grazie per le belle parole sul mio blog, visitalo con costanza, vi troverai molti consigli utili.

Tranquilla, è del tutto normale che "non ti capisci" con tuo padre, appartenente a due generazioni diverse... diciamo che per migliorare la comunicazione tra di Voi, uno dei due, dovrebbe fare un piccolo passo in avanti ed essere molto più disponibile nei confronti dell'altro, sforzarsi di capirlo e andargli incontro.

Nonostante i tuoi 16 anni, mi sembri molto matura, pertanto... fai Tu il primo passo.

Per quanto riguarda i "tuoi presunti complessi", mi è difficile giudicare da fuori, ma ribadendo quello che ho detto prima, mi sembri + matura di tanti Tuoi coetanei...

stai tranquilla ragazza mia e continua ad essere curiosa, non smettere mai d'imparare cose nuove.

Un grande abbraccio

ps
ti ho iscritta nella mia mailing list, così ti arriveranno le mie news in anteprima
Giancarlo Fornei ha detto…
dimenticavo...
per migliorare la Tua Autostima, riceverai quanto prima un mio regalo...
un abbraccio