Tutti possono comunicare, ma non tutti sanno farsi capire


Uno dei primi libri che ho letto sulla comunicazione s’intitolava “L’arte di comunicare”, di un grande comunicatore italiano, Carlo Majello.

Majello è stato, con certezza, colui che ha gettato le basi delle mie conoscenze in comunicazione.

Ricordo ancora, come se fosse ieri, che gli Assiomi della comunicazione, una sorta di “Leggi della Comunicazione(paragonabili ai dieci comandamenti, per importanza e valori), li appresi, seppure indirettamente, proprio da lui.

Nel suo libro, c’era un concetto che mi ha accompagnato per tutta la vita. Concetto che a mio avviso è molto più importante degli stessi Assiomi:

“Tutti possono comunicare, ma non tutti sanno farsi capire”.

Non mi rendevo conto di quanto questo concetto fosse importante. Ho iniziato a capirlo e, soprattutto, a farlo mio, quando a mia volta, ho cominciato a fare formazione.

Proseguendo nella mia duplice attività di formatore e di coach, mi sono sempre più reso conto che, effettivamente, tutti possono comunicare, ma non tutti sanno farsi capire.

Sono tantissimi i professori di superiori e università che conoscono la propria materia in maniera divina, eppure, sono incapaci di “farsi capire” dai propri allievi.

Così come sono molti i manager o gli imprenditori, per non parlare dei politici, che presumono di comunicare bene, senza però, essere in grado di farsi realmente capire dalle persone con cui collaborano.

Carlo Majello lo ha scritto nel suo bellissimo libro, io, nel mio piccolo, lo ripeto in ognuno dei miei seminari: “Tutti gli esseri umani di questo mondo sono in grado di comunicare, ma non tutti sono capaci di farsi capire”.

E’ questa, la sottile differenza, che fa “grandi” alcuni comunicatori e “piccoli” tutti gli altri.

Se anche tu vuoi diventare una grande comunicatrice, un grande comunicatore, fidati di me: lavora costantemente per migliorare la tua capacità di farti capire dalle persone.

Non dare per scontato che gli altri lo facciano, ti capiscano, solamente perché hai aperto bocca. Hai comunicato qualcosa.

Continua a lavorare su di te per migliorare la tua capacità di farti capire.

In Programmazione Neuro-Linguistica, esiste un presupposto che recita pressappoco così: “Non è importante quello che tu dici, quanto quello che la persona che hai davanti ha capito”.

Il significato è molto chiaro: non conta quello che stai comunicando, conta solo quello che le persone cui stai comunicando, capiscono.

Questo è un presupposto che non piace molto alla stragrande maggioranza dei pseudo comunicatori e delle persone in generale.

Preferiscono concentrarsi su quello che dicono, anziché su quello che capisco coloro che hanno intorno. In questo modo, per loro, è molto più facile scaricare la colpa sugli altri.

Tipico di questi individui è la frase: “Lo vedi che non mi capisci?”

Dammi retta. Non fare come i molti, che si limitano a comunicare. Fai come i pochi, che si fanno anche capire.

Ricorda: tutti possono comunicare, ma non tutti sanno farsi capire.

Se vuoi imparare la sublime arte della comunicazione, non dimenticarlo mai.

Un abbraccio e lasciami un commento al post.

Giancarlo Fornei
Formatore Motivazionale & Mental Coach
“Il Coach delle donne”

Autore degli ebook Penso Positivo e Donne in Crisi

Ps
Il libro di Carlo Majello, pur essendo datato, è bellissimo, lo trovi a questo link

7EGKB2F22C76



Commenti

Anonimo ha detto…
èverissimo ma si può utilizzare anche con la vendita in senso ampio
Giancarlo Fornei ha detto…
certamente, anche nella vendita esistono moltissimi pseudo venditori che cercano di comunicare con i propri clienti, senza, ahimè, farsi capire e, soprattutto, capire i propri clienti...

un abbraccio