- Dobbiamo capire che il loro comportamento esprime una voglia di autonomia necessaria per la loro crescita.
Hanno bisogno di avere idee e iniziative proprie, di decidere da soli.
- Non importa se considerino il nostro consiglio giusto o no, il semplice fatto di riceverlo li obbliga a fare qualcosa di diverso, e magari di sbagliato, che però li fa sentire autonomi.
- Limitare i consigli alle occasioni in cui vengono richiesti.
Nelle critiche continue loro percepiscono un messaggio di sfiducia nelle proprie capacità, che crea le basi per una mancanza di autostima.
- Riconoscere le emozioni con cui ci accostiamo a loro (se siamo ansiosi non possiamo che aspettarci d'essere respinti da un altro ansioso).
- Dobbiamo sempre tenere presente "l'effetto Pigmalione": quello che pensiamo di loro si riflette sempre e, quindi, se pensiamo che i nostri figli siano deboli, perdenti e insicuri, lo diventeranno sicuramente.
Concentriamoci allora solo sui lati positivi quando cerchiamo di instaurare un rapporto comunicativo con loro.
Tratto da un articolo di Più Sani Più Belli, gennaio 2013
Commenti