Rompere l'isolamento.....

Sono oltre mezzo milione le famiglie in Italia con un bambino o un adulto affetto da disturbo autistico.

L'autistimo è un disturbo della funzione cerebrale che si verifica nei bambini molto piccoli, dovuto all'incapacità di capire che cosa gli altri pensano o di che cosa vogliono realmente comunicare.

In genere, nei bambini, si sviluppa intorno ai 4 anni.

E' caratteristica anche l'incapacità di comunicare con i gesti e con le parole: circa il 50% dei bambini autistici non usa alcun linguaggio, mentre altri soltanto in parte, inoltre, il bambino è indifferente verso il mondo esterno, nei confronti di tutti e di tutto.

Esiste un autismo secondario, che si manifesta nei primi mesi di vita, o comunque, entro i 5 anni e un autismo primario che, invece, è già evidente dalla nascita.

L'autismo è una malattia molto seria.

Ecco perché quando un bambino inizia a manifestare sintomi che possono far sospettare la presenza del problema, è necessario che i genitori consultino subito il pediatra che invierà il bambino a un neuropsichiatra.

Soltanto in questo modo, infatti, il piccolo potrà essere sottoposto a un attento percorso diagnostico e avere una diagnosi certa della malattia.

Spesso, con l'adolescenza, alcuni miglioramenti diventano evidenti, tanto da permettere al malato (diventato adulto) di raggiungere una discreta autosufficienza.

Sintesi dell'articolo di Cesare Betti, con la consulenza del dottor Francesco Savino (dirigente pediatra infantile Regina Margherita - OIRM - di Torino, Città della salute e della scienza di Torino).

Fonte: Più Sani Più Belli, febbraio 2015
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