Il Tuo corpo parla prima ancora che pronunci le parole

Ti è mai successo di essere ad un convegno o seminario e di rimanere completamente estasiato ed affascinato dalla persona che parla? Tutto, di lui o di lei Ti affascina: il suo modo di parlare, le sue parole, il suo abbigliamento e, soprattutto, il suo modo di muoversi, di sorridere, di guardare a turno tutta la platea. Insomma, di comunicare con il suo corpo. Perché il suo corpo, come del resto il Tuo…PARLA.

Parla molto prima che il relatore (o Tu), dica una sola parola: parlano gli occhi, parlano le mani, parla l’abito che indossi, parla tutto il corpo. Il corpo, dunque, ci parla e ci racconta molte cose della persona che abbiamo davanti.

In comunicazione, il “Linguaggio del Corpo” è detto anche “Comunicazione Non Verbale”, e diventa fondamentale nell’accompagnare il Tuo discorso, il Tuo intervento in pubblico. Infatti, è importante che il contenuto del Tuo messaggio sia congruente con il Tuo corpo, la Tua gestualità, il Tuo sguardo. A tutto ciò, aggiungi anche la capacità di calibrare il tono della voce, gestire i ritmi, le pause, addirittura il silenzio. Ed ecco che la Tua comunicazione diventerà persuasiva ed efficace e il Tuo intervento in pubblico, affascinerà le persone che hai davanti.

Dunque, ogni volta che Ti appresti a parlare in pubblico (e non solo in quell’occasione) dovresti ricordati che il Tuo corpo è un libro aperto ed oltre a prepararti il discorso, a provare e riprovare l’intervento, è opportuno che Tu impari anche a gestire la Tua mimica facciale nonché ad accompagnare il discorso con le mani e con un linguaggio del corpo aperto. Mettiti davanti allo specchio ed interpreta il discorso che hai preparato come se Tu fossi davanti ad una telecamera (se puoi riprenderlo veramente, è meglio, così puoi vedere e rivedere eventuali errori). Guardati mentre parli, mentre sottolinei un passaggio, cerca di essere congruente tra quello che dici e quello che fai.

Per esempio: hai appena fatto una battuta ed il Tuo volto è tra il serio e l’incavolato. Permettimi di farti notare che la congruenza, in questo caso, non è il Tuo forte. Forse è meglio un semplice e banale sorriso? SI, direi molto meglio. Ed ancora: hai appena citato l’importanza di essere aperti e disponibili nei confronti degli altri e le Tue braccia sono incrociate o comunque chiuse, attaccate al corpo, magari con i pugni chiusi. Forse è meglio che mentre dici la frase, allarghi le braccia e le apri verso la platea e se Ti rimane difficile, può bastare anche un solo braccio.

Insomma, capisci quanto sia importante che il Tuo corpo sia congruente con quello che dici? Fai come ho fatto io, più di venti anni fa, e come faccio ancora oggi, prima di un intervento importante:

1. preparo una traccia del discorso e la metto per iscritto, con tanto di punti, virgole e pause;
2. poi la interpreto leggendola, mentre cammino nel mio Studio (personalmente devo muovermi, altrimenti non riesco a concentrarmi);
3. poi, dopo che ho imparato a braccio il discorso, senza mai impararlo a memoria, mi metto davanti allo specchio e lo interpreto visivamente e lo calibro con la voce: sorrido, accompagno il discorso con le mani, sottolineo alcuni aspetti con il tono della mia voce, faccio delle pause, muovo lo guardo sulla platea, cerco di incrociare a turno tutte le persone che ho davanti, ecc.

Quanto Ti ho appena suggerito, potrà sembrarti strano e forse ridicolo, eppure, dammi retta, è il modo migliore per renderti conto di che cosa fai con il Tuo corpo ed imparare velocemente a parlare in pubblico. Naturalmente, devi fare pratica ed ancora pratica e poi… di nuovo pratica.

Giancarlo Fornei

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