Alcune cose da "EVITARE" di fare quando si parla in pubblico

Ultimamente sono stato a Milano, ad un incontro sul marketing relazionale. L'inizio della mattinata è stato piacevole, il relatore che ha preso la parola per primo ha subito dimostrato di saperci fare "nel parlare in pubblico": scambi di battute con la platea, humour e ritmo buono.

Pausa caffè ed al rientro, cambio di relatore e... buio assoluto. Sale in "cattedra" (nel vero senso della parola) un esimio Professore universitario, molto stimato nell'ambiente e, dalla presentazione, con molte competenze e parecchi titoli. Eppure, non gli sono bastati per ammaliare la platea:
  1. comincia con leggere, papale palale, il suo discorso;
  2. il ritmo è completamente diverso dal primo, lento e piatto, quasi privo di passione ed entusiasmo (anzi, a pensarci bene: del tutto privo);
  3. non alza quasi mai la testa dai fogli e quelle poche volte che lo fa, guarda a lato nella direzione degli altri relatori, come per cercare approvazione da loro e non, dalla platea (sbagliato: caro Professore è la platea che deve approvare il suo discorso;
  4. per finire, ciliegina sulla torta ed il suo intervento dura oltre 1 ora e mezza, quando qualsiasi oratore in erba, conosce bene la "curva dell'attenzione" degli esseri umani e sa che è difficile restare concentrati per oltre 40 minuti, un ora. Soprattutto, aggiungo io, in quelle condizioni.

Insomma, il risultato finale del suo discorso è stato, inevitabilmente, quello di addormentare mezza platea. La restante metà che era ancora sveglia lottava tremendamente con il proprio orologio, picchiettandoci sopra come per capire se si fosse fermato, ed il tempo... non trascorresse più.

Vediamo brevemente i quattro errori del nostro esimio Professore:

  1. mai leggere il proprio discorso, bensì va sempre interpretato. Meglio studiarlo prima, magari mettendosi davanti al classico specchio;
  2. cambiare ritmo è importante, mettendo enfasi e sottolineando alcune parole rispetto ad altre. E poi, PASSIONE, PASSIONE ed ancora, PASSIONE mentre si parla (la passione è contagiosa e ben presto si propagherà alla platea);
  3. bisogna guardare verso la platea, spostando lo sguardo a turno su tutte le persone presenti in platea. Guardare in ogni direzione della sala, a turno, permette ai presenti di sentirsi coinvolti e, di conseguenza, la loro attenzione sarà maggiore;
  4. mai interventi maggiori di 1 ora, a meno di essere veramente bravi a parlare in pubblico e, soprattutto, a calamitare l'attenzione della platea.

Se a breve dovrai parlare in pubblico, questi brevi consigli Ti saranno molto utili. Mettili in pratica e lasciami un commento a questo post. E ricorda: sbagliando s'impara. Speriamo che abbia imparato anche il nostro amico Professore.

un salutone

Giancarlo Fornei


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