La Respirazione Controllata

In questi giorni ho ricevuto una email da parte di un amico iscritto alla mia mailing list che mi ha posto una domanda molto interessante sull'emotività. La pubblico volentieri su questo blog a tema, e gli rispondo al volo, così da poter essere utile a lui ed a tutti coloro che avessero problemi simili.

La domanda: "sono agli esordi quale Consigliere comunale e gli interventi in una sala affollata di pubblico, con registrazione e webcam mi crea un po' di difficoltà, soprattutto a livello emotivo. Non so se ci sono soluzioni, cercherò di fare il possibile per rompere il ghiaccio. Comunque se hai suggerimenti specifici li gradirei molto. Cordiali saluti. Andrea"

La mia risposta: caro Andrea, come in tutte le cose... le azioni fanno sempre la differenza, pertanto, ti invito ad evitare di lasciare sulla carta i consigli che hai trovato nella mia dispensa, nonché a metterli in pratica, da subito.

Naturalmente, ci vuole tempo e pazienza. Nella mia dispensa trovi una parte dedicata alla respirazione controllata, evita di pensare che sono cose frivole o che tu non puoi farle.... posso garantirti che io le ho messe in pratica prima di te. Anzi, continuo a farle ogni volta che mi accingo a parlare in pubblico. La respirazione è importante e se tu prendi l'abitudine di imparare a rilassarti prima di ogni seduta del consiglio, sono certo che poco alla volta, la tua capacità di gestire l'emotività aumenterà.

Ecco per Te e per tutte le amiche/amici del blog, un estratto della mia dispensa che parla proprio della respirazione controllata.

"Una delle scoperte più importanti della psicologia è che non solo il nostro stato mentale influenza il nostro corpo, ma anche il nostro corpo influenza il nostro stato mentale. Se siamo ansiosi, infatti, aumentiamo il ritmo dei battiti cardiaci, aumentiamo il ritmo e la profondità della respirazione (iperventilazione), i muscoli s’irrigidiscono, la pelle diventa fredda e sudiamo. Ora, tutto ciò che determina queste modificazioni fisiche determina anche ansia e tutto ciò che riduce queste modificazioni, riduce anche l’ansia. L’aspetto al quale dedicheremo ora la massima attenzione è che se ci rilassiamo e controlliamo la respirazione, rallentandola volontariamente, riduciamo fortemente lo stato ansioso fino ad abbatterlo del tutto.

In altri termini, se metti volontariamente il Tuo corpo nello stato in cui si trova quando sei sereno e rilassato, automaticamente ridurrai l’ansia. Inoltre, alcuni sintomi molto sgradevoli che avverti quando sei ansioso derivano direttamente dall’irrigidimento muscolare (crampi, dolori toracici) e dall’iperventilazione (senso di stordimento, giramenti di testa). Prova ad esempio a respirare molto profondamente e rapidamente per qualche minuto, Ti accorgerai con sorpresa di provare alcuni sintomi molto simili a quelli che provi quando hai gli attacchi d’ansia.

Di seguito imparerai una tecnica molto efficace che si chiama respirazione controllata. L’uso costante di questa tecnica Ti consentirà di avere un controllo della Tua reazione ansiosa quasi completo. È ovvio che l’efficacia della tecnica dipende non solo da quanto bene riesci a praticarla, ma anche dal fatto che devi applicarla sempre; se Ti dimentichi di farlo o sei poco convinto della sua efficacia, non Ti porterà alcun beneficio. Lo scopo della respirazione controllata è di ridurre la quantità d’ossigeno che arriva al sangue, in modo da non subire gli effetti dell’iperventilazione. Ciò eviterà di farti avvertire i giramenti di testa, la confusione, lo stordimento, il senso d’irrealtà, la mancanza di respiro ed anche i dolori toracici.

Inoltre, avrà un effetto complessivo sull’ansia che risulterà notevolmente ridotta sino ad essere eliminata del tutto. Per bloccare l’iperventilazione, devi assumere il controllo volontario della respirazione e respirare lentamente e poco profondamente; è molto importante che questa respirazione non sia profonda. L’ampiezza del movimento del torace deve essere simile a quella della respirazione che compi normalmente senza pensarci. Trovati un posto tranquillo, in cui puoi rilassarti e ripeti l’esercizio:

  • chiudi gli occhi ed appoggia le mani sulle tue gambe,
  • rilassa i muscoli delle spalle e del collo,
  • inspira dolcemente ripetendo mentalmente un mantra “re-lax, re-lax”,
  • poi espira dolcemente continuando a ripetere il mantra,
  • ripeti l’esercizio sino a quando diventerà naturale farlo e così via.

Ripetere il mantra Ti serve per spostare l’attenzione della Tua mente e distogliere la tensione. Qualsiasi mantra può andar bene, purché Ti eviti di pensare.

Quando avrai imparato bene la respirazione controllata, devi subito cominciare ad usarla in tutte le situazioni concrete in cui avvengono gli attacchi d’ansia, o per prevenirli. Ad esempio: mentre aspetti il Tuo turno per intervenire, scegli un posto tranquillo (anche un bagno), Ti bastano 3/4 minuti di respirazione controllata per riportare il Tuo stato ansiogeno in una situazione accettabile.

Io stesso applico la respirazione controllata ogni qualvolta devo parlare in pubblico. Posso garantirti che nonostante i molti anni d’esperienza, parlare in pubblico rappresenta ogni volta una nuova emozione (tra l’altro bellissima); e con l’emozione, giunge molto spesso l’ansia di fare una brutta figura, di non riuscire a parlare. Prima dell’inizio di ogni seminario e/o intervento, mi chiudo in bagno ed utilizzo la tecnica della respirazione controllata per abbassare il mio stato ansiogeno... mi bastano pochi minuti di questo banale esercizio (fatti bene) per recuperare tranquillità".....

Caro Andrea, applica la respirazione controllata tutti i giorni, sono certo che andrà decisamente meglio, "in bocca al lupo".

Salutoni
Giancarlo Fornei

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