Così come non esistono due impronte digitali identiche, non esistono due scritture perfettamente uguali: ogni persona ha il suo modo di utilizzare i 95 segni grafici che contraddistinguono la scrittura.
E questi si stabilizzano dopo i 13 anni, quando anche l'identità e la personalità assumono una forma precisa.
Ciò non vuol dire che la scrittura, da questo momento in poi, rimanga immutata: quello che cambia è, in realtà l'aspetto più evidente, mentre i desideri e le aspirazioni più nascoste rimangono invariati.
Alcuni cambiamenti, inoltre, possono essere legati a fasi della vita: quando per esempio, ci si sente molto stanchi, o depressi, si potrà notare che la scrittura tende verso il basso.
Oppure, con l'età, a causa della minore reattività del sistema nervoso, la scrittura si fa più stentata, il tratto meno vigoroso e il ritmo grafico rallenta.
Tratto da uno splendido articolo molto più ampio di Vera Pigorini su un vecchio nymero di Benefit, gennaio 2004
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